La Rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale

La Rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale è una struttura creata dall’Unione europea allo scopo di agevolare l’applicazione delle norme che disciplinano la cooperazione giudiziaria in materia civile fra gli Stati membri, vale a dire le norme che disciplinano, nei casi civili a carattere internazionale, l’individuazione del giudice competente e della legge applicabile, la circolazione delle decisioni giudiziarie e degli atti pubblici e la reciproca assistenza fra le autorità dei diversi Stati, ad esempio in tema di notifiche e prove. In pratica, la Rete offre alle autorità degli Stati membri e agli enti rappresentativi delle professioni giuridiche l’opportunità di confrontarsi fra loro in modo informale sulla concreta applicazione delle norme relative alla cooperazione giudiziaria, discutendo eventuali difficoltà, siano esse di ordine generale o legate a particolari fattispecie.

Quali norme la regolano?

Istituita nel 2001, la Rete è disciplinata dalla decisione del Consiglio 2001/470/CE del 28 maggio 2001 (modificata con decisione n. 568/2009/CE). La versione consolidata della decisione istitutiva può leggersi qui.

Quali sono i suoi compiti specifici?

La Rete ha, fra gli altri, il compito di: agevolare la cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri; facilitare l’accesso effettivo alla giustizia con azioni di informazione sul funzionamento degli atti dell’Unione e degli strumenti internazionali relativi alla cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale; assicurare il corretto svolgimento dei procedimenti con risvolti transnazionali e agevolare le richieste di cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri, in particolare ove non si applichi alcuno strumento europeo o internazionale; garantire un’applicazione efficace e pratica degli atti dell’Unione o delle convenzioni internazionali vigenti; creare e promuovere un sistema d’informazione destinato al pubblico sulla cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale all’interno dell’Unione europea, sugli atti europei e sugli strumenti internazionali pertinenti nonché sul diritto interno degli Stati membri, con particolar attenzione all’accesso alla giustizia.

Chi fa parte della Rete?

La Rete si compone di: punti di contatto designati dagli Stati membri; organi centrali e autorità centrali previsti da atti dell’Unione, da strumenti internazionali cui gli Stati membri partecipano o norme di diritto interno nella sfera della cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale; magistrati di collegamento con responsabilità nel campo della cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale; qualsiasi altra autorità giudiziaria o amministrativa competente per la cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale la cui appartenenza alla rete sia ritenuta opportuna dal rispettivo Stato membro; ordini professionali che rappresentano a livello nazionale, negli Stati membri, gli operatori della giustizia che concorrono direttamente all’applicazione degli atti dell’Unione e degli strumenti internazionali relativi alla cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale.

I punti di contatto

All’interno di ogni Stato membro opera un certo numero di punti di contatto della Rete. Si tratta di magistrati e funzionari che interagiscono con gli altri membri della Rete e con le autorità giudiziarie del rispettivo Stato membro. Questi devono, fra le altre cose: assicurarsi che le autorità giudiziarie locali ricevano informazioni generali sugli atti dell’Unione e sugli strumenti internazionali in tema di cooperazione giudiziaria; fornire le  informazioni necessarie per la buona cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri sia all’interno della Rete che alle autorità del rispettivo Stato membro, onde consentire loro di presentare richieste di cooperazione giudiziaria attuabili e di stabilire contatti diretti; fornire alle autorità di uno Stato membro informazioni che facilitino l’applicazione del diritto di un altro Stato membro, applicabile in virtù di un atto dell’Unione o di uno strumento internazionale; cercare soluzioni alle concrete difficoltà che possono insorgere nell’applicazione delle norme sulla cooperazione giudiziaria; agevolare il coordinamento del trattamento delle richieste di cooperazione giudiziaria nello Stato membro interessato; contribuire all’informazione del pubblico sui temi della cooperazione giudiziaria; assicurare il coordinamento tra i membri della Rete a livello nazionale.

La Rete in Italia

In Italia, la Rete è incardinata presso il Ministero della giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia – Direzione generale degli affari internazionali e della cooperazione giudiziaria – Ufficio I (Cooperazione giudiziaria internazionale). Operano in Italia, per la Rete: cinque punti di contatto (quattro magistrati e un funzionario amministrativo); l’autorità centrale designata ai sensi del regolamento 2019/1111 in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale (Bruxelles II ter) e del regolamento n. 4/2009 in materia di obbligazioni alimentari (Ufficio IV – Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia); l’autorità centrale designata ai sensi del regolamento 2020/1784 in materia di notifiche transfrontaliere (lUfficio unico ufficiali giudiziari – Sezione notificazioni atti esteri presso la Corte di appello di Roma); un rappresentante del Consiglio nazionale forense; un rappresentante del Consiglio nazionale del Notariato. Maggiori dettagli sulle attività della Rete in Italia sono disponibili qui.

Per contattare la Rete italiana, solo se la richiesta di assistenza proviene da autorità giudiziarie, scrivere a cooperation.dginternazionale.dag@giustizia.it

Per saperne di più

La principale fonte d’informazione sulla Rete è costituita dal sito web della Rete stessa, disponibile qui.