Il 9 dicembre 2022, il Consiglio dell’Unione europea ha adottato i mandati per la negoziazione della proposta di regolamento relativa alla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria e l’accesso alla giustizia e della complementare proposta di direttiva (disponibili solo in inglese). Ispirati al principio del “digital by default”, i futuri strumenti normativi hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso digitale alla giustizia da parte di cittadini, legali e imprese, e di fornire alle autorità competenti canali di comunicazione sicuri e rapidi per lo scambio di dati relativi alle cause.

Le proposte puntano ad introdurre, quanto alle procedure transfrontaliere, un punto di accesso elettronico uniforme, da collocarsi entro il Portale europeo della giustizia elettronica, attraverso cui sia possibile presentare domande, inviare e ricevere informazioni, e comunicare con le autorità competenti. Si prospetta dunque la possibilità di accettare comunicazioni e documenti elettronici nel quadro di procedimenti giudiziali, di verificare documenti muniti di firme elettroniche, sigilli o validazioni temporali, così come la possibilità di partecipare alle udienze mediante videoconferenza o altra tecnologia di comunicazione a distanza, nonché di pagare le spese online.

Le proposte si collocano nel solco di un trend volto alla progressiva digitalizzazione degli strumenti di cooperazione giudiziaria civile, in cui si inseriscono certamente i regolamenti (UE) 2020/1783 e 2020/1784 relativi, rispettivamente, all’acquisizione delle prove e alla notificazione di atti all’estero, entrambi applicabili dal 1° luglio 2022 (su cui si veda questo post). In merito, si segnala anche “La digitalizzazione dei sistemi giudiziari nell’UE” pubblicato in questo Blog.